Sta facendo molto discutere la recente notizia dell’inclusione delle infiorescenze di canapa industriale nell’elenco delle varietà di piante officinali, cioè quelle varietà di vegetali che possono essere utilizzate in campo farmaceutico o erboristico per la creazione di specialità medicinali.
Il decreto, approvato lo scorso Agosto dal Ministro dell’Agricoltura Bellanova e ora pubblicato anche sulla Gazzetta Ufficiale, include nell’elenco sui prezzi massimi unitari per il mercato agevolato dei prodotti agricoli l’infiorescenza di canapa per l’uso estrattivo, proprio nella categoria delle piante officinali. Questo un dettaglio della pubblicazione:
E’ bene ricordare che l’elenco comprende solo le infiorescenze di varietà ad uso industriale, cioè quelle incluse nell’elenco delle varietà di canapa certificate nell’Unione Europea per la coltivazione e con un contenuto di THC non superiore allo 0,2%. Non si tratta quindi di un’apertura totale al consumo della canapa, ma restano invece i rigidi paletti imposti dal Governo per l’utilizzo di questa pianta per la produzione di prodotti e sulle vendita.
Ma il decreto del 27/07/2020 recentemente pubblicato rappresenta comunque un importante passo avanti per la legislazione nel nostro Paese, perché segnala l’interesse del Ministero dell’Agricoltura ad approfondire la materia e (forse) togliere la canapa dall’elenco delle sostanze stupefacenti. Con l’inclusione nelle tabelle ministeriali viene inoltre stabilito un prezzo unitario massimo applicabile per la determinazione dei valori assicurabili al mercato agevolato e per l’adesione ai fondi di mutualizzazione nell’anno 2020.
Di conseguenza, la canapa potrà essere coltivata e trasformata non solo per le precedenti applicazioni previste dalla legge italiana -alimenti, cosmetici, materiale per la bioedilizia e tanto altro ancora- ma anche come pianta officinale secondo quanto prescritto dall’articolo 2, c. 4 del Decreto Legislativo 75/2018:
“Il risultato dell’attività di coltivazione o di raccolta delle singole specie di piante officinali può essere impiegato direttamente, oppure essere sottoposto a operazioni di prima trasformazione indispensabili alle esigenze produttive, consistenti nelle attività di lavaggio, defoliazione, cernita, assortimento, mondatura, essiccazione, taglio e selezione, polverizzazione delle erbe secche e ottenimento di olii essenziali da piante fresche direttamente in azienda agricola, nel caso in cui quest’ultima attività necessiti di essere effettuata con piante e parti di piante fresche appena raccolte. È altresì inclusa nella fase di prima trasformazione indispensabile alle esigenze produttive qualsiasi attività volta a stabilizzare e conservare il prodotto destinato alle fasi successive della filiera”
Questo importante passo avanti comporterà quindi per gli agricoltori la possibilità di produrre tinture ed estratti rispettando le normative e le procedure previste per altre piante officinali, ed è sicuramente un segnale incoraggiante per tutto il settore della canapa in Italia.