Da oltre un mese a seguito della diffusione del Covid-19 anche in Italia è diventato normale l’utilizzo di mascherine per limitare il contagio tra le persone.
Questi dispositivi di protezione individuale sono quasi sempre sono usa e getta, quindi vanno a generare una quantità enorme di rifiuti non riciclabili. Purtroppo si sono già viste le prima testimonianze di mascherine di plastica buttate in giro, per terra sulle strade, come anche sulle spiagge e nel mare.
Fortunatamente stanno arrivando sul mercato anche mascherine riutilizzabili come si utilizzava un tempo negli ospedali: a differenza dei modelli in tessuto sintetico, per riutilizzare i presidi di protezione in sicurezza è sufficiente lavarle a temperature superiori a 60 gradi (si consiglia anche 90) e poi messe a bagno in soluzioni idroalcoliche o a base di ipoclorito di sodio.
Questi sono anche le modalità suggerite dalla Protezione Civile del Friuli Venezia Giulia, che sta distribuendo sul territorio mascherine composte al 92% di cotone e 8% elastomero.
Ma un altro materiale per produrre mascherine riutilizzabili è la canapa, che oltre ad essere molto resistente ed ecologica permette di creare un tessuto naturalmente antibatterico. A tal riguardo, tornano utili alcune ricerche e studi di oltre un decennio fa che confermato come le sostanze presenti nella canapa riducono la diffusione di alcuni batteri. Ricerche confermate anche negli anni successivi dove veniva precisato che questa pianta è ricca di elementi con uno spiccato effetto antibatterico e disinfettante, tanto che sono già in fase avanzata di test prodotti igienizzanti a base di canapa.
E proprio in Italia sono in fase di produzione una nuova generazione di mascherine a base di canapa: a fare da apripista è la Maeko Tessuti di Milano che ha fornito il tessuto per produrre delle protezioni individuali riutilizzabili, poi realizzate da un laboratorio di vela. La nuova mascherina si compone di tre stati: due in fibra di canapa e uno nel tessuto abitualmente utilizzato per la realizzazione di spinnaker, leggero ma sufficientemente fitto per renderle impermeabili.
E’ bene ricordate che non si tratta di un presidio medico sanitario, ma sono più che sufficienti per proteggere l’utilizzatore durante la normale spesa al supermercato o in situazioni di contatto con altre persone. Dai primi pareri degli utilizzatori, le mascherine in canapa sembrano essere molto più comode e semplici da indossare rispetto alle tradizionali controparti in tessuto sintetico.
Maria Pinton says
Dove le posso acquistare ??
Grazie
CanapaInfoPoint says
Salve Maria,
le maschere sono acquistabili presso il sito ufficiale dell’azienda, stiamo tenendo d’occhio Amazon e al caso provvederemo ad aggiornare di conseguenza l’articolo!
Un saluto