Mentre l’Italia prova ad uscire faticosamente da mesi di lockdown, c’è un settore che in questi mesi di sosta sembra essere letteralmente esploso: stiamo parlando di quello relativo alla Cannabis Light e altri prodotti a base di CBD, ormai facilmente reperibili online e su grandi marketplace come Amazon.
Stando a diversi operatori della settore, infatti, dall’inizio del lockdown le vendite su diversi ecommerce hanno aumentato il fatturato dal 400% al 600%, realizzando in poche settimane l’equivalente di diversi mesi di lavoro nel 2019. Una notizia indubbiamente positiva per il settore, che però ha dovuto scontrarsi con gli inevitabili problemi logistici di un servizio postale sotto stress e le difficoltà di riuscire a reperire la materia prima, dovendo spesso rivolgersi anche all’estero.
Come vediamo dalla schermata ricavata da Google Trends (un tool che permette di ricavare l’interesse degli utenti per una determinata chiave di ricerca), il picco di interesse sembra essere stato raggiunto nel mese scorso e vede fra le regioni più coinvolte Lombardia, Emilia-Romagna e Veneto, tre delle regioni più colpite dalla pandemia di Covid-19 in Italia. Con la recente riapertura delle attività commerciali, è facile immaginare che una discreta parte del business si sia spostata sui negozi fisici che offrono Cannabis Light e altri prodotti a base di CBD.
Ma come spiegare questo improvviso interesse per l’acquisto di Cannabis Light? Secondo diversi analisti, da un lato ha pesato l’oggettiva difficoltà a procurarsi Cannabis con più elevati livelli di THC (attualmente illegale di Italia) a causa del lockdown, ma non solo: la situazione indubbiamente stressante per molti Italiani ha causato un rinnovato interesse per sostanze naturali. Dal momento che il legame fra CBD e sonno sembra essere ormai attestato da diversi consumatori, è facile immaginare che più di qualcuno abbia fatto ricordo a prodotti simili per ovviare a problemi di insonnia e ansie durante la giornata.