La celebre varietà di canapa ad uso industriale Carmagnola, molto utilizzata in Italia per la produzione di fibra, risulta cancellata dall’elenco delle varietà di canapa del MIPAAFT, il Ministero delle politiche agricole alimentari, forestali e del turismo.
I diritti di riproduzione della Carmagnola, insieme alla CS (Carmagnola Selezionata) e la Fibranova erano dell’associazione Assocanapa, che li detiene dal 2010 fino a fine 2019, dopo che è stata recuperata con un grande lavoro da parte di Felice Giraudo, fondatore e ex presidente dell’associazione.
Controllando sempre sul sito del ministero, dove troviamo l’elenco delle varietà vegetali, queste tre risultano cancellate e i diritti sono tornati al CREA, il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria.
L’altra ipotesi, oltre a quella della naturale scadenza dei diritti per riprodurre i semi, è che siano state tolte per via di un possibile sforamento del THC in Germania, ma non si hanno altre informazioni in merito a questa eventualità; le varietà risultano comunque ancora certificate in Europa (come da screenshot che riportiamo), quindi chi possiede il seme può utilizzarlo senza alcun rischio.
Ma i problemi potrebbero presentarsi nel 2020, perché se già ad oggi non era facile reperire semi di Carmagnola, con la scadenza dei diritti per la riproduzione potrebbe diventare impossibile trovarli tramite canali ufficiali.
Se la cancellazione dei diritti verrà confermata, il CREA dovrà affidare i diritti ad un’altra azienda, mediante un bando o una manifestazione di interesse, sperando di riuscire a fare tutto in tempo per avere semi per la stagione del 2020.
Dalle informazioni in nostro possesso, sembra però che qualcuno sia interessato a presentare la richiesta per avere le certificazione per produrre i semi. Non ne sappiamo ancora molto, ma dai primi dettagli sembra che i primi richiedenti siano del Nord America…