Fino alla metà degli anni 90 l’Italia era il primo produttore in Europa di canapa industriale.
Poi, qualcosa è cambiato ed è stata superata da altri paesi. Questo trend è durato fino al
2018, anno che segna la rinascita del settore.
Le nuove leggi insieme a un ritrovato interesse verso i prodotti made in Italy, hanno portato
la coltivazione della cannabis ad alti livelli, se non esattamente uguali agli anni 90, almeno
simili.
Uno dei primi requisiti da rispettare quando si pensa a prodotti efficaci e sicuri è
sicuramente l’impiego della coltivazione idroponica per un prodotto di qualità.
Cosa significa? Si tratta di un preciso metodo di coltivazione cannabis che è fuori suolo e
usa l’acqua come substrato primario. Precisamente le piante usufruiscono di un substrato in
fibra di cocco per immergere le radici della pianta in canapa.
La tecnologia, se seguita nel dettaglio, riesce a garantire le migliori caratteristiche
ambientali, in modo da permettere alle piante di crescere in modo ottimale.
Necessario per questo tipo di soluzione è un efficace e potente impianto di luci a led.
In questo articolo vediamo tutto quello che c’è da sapere sulla coltivazione della
cannabis.
Tipologie di cannabis
Il commercio della cannabis è un settore sempre più in ascesa in Italia. Nel nostro paese,
ad oggi, sono presenti circa 1300 ettari coltivati. Lontani ancora dalle stime del secolo
passato, i numeri però stanno salendo rapidamente.
Secondo le stime di Coldiretti la canapa rappresenta un settore che in futuro potrebbe
generare un giro di affari pari a 1,4 miliardi di euro.
Ma quali sono le tipologie di cannabis? In realtà ad oggi ne viene riconosciuta soltanto una
ufficialmente ed è la cannabis sativa, ma in passato erano presenti tre tipologie. Vediamole
nel dettaglio:
- Cannabis Sativa. Ha foglie lunghe e strette e la sua altezza può raggiungere i 5 metri. Oggi è l’unica accettata del genere. È coltivata per uso tessile, edile, ma anche in campo medico e ludico. Contiene alcune sostanze stupefacenti che variano a seconda della tipologia.
- Cannabis Indica. Riconosciuta al momento come variante fenotipica della Sativa, questa tipologia ha origine nelle regioni montane dell’Asia centrale come l’India, il Pakistan e l’Afghanistan. Le sue foglie sono ampie e corte.
- Cannabis Ruderalis. Tipologia meno nota rispetto alle altre due. Ha avuto origine in Asia, Europa centrale e orinetale, e in Russia dove cresce ancora in modo selvatico. Le piante sono molto basse, compatte ed estremamente robuste.
Quali prodotti contengono cannabis?
La cannabis è oggi impiegata in numerosi prodotti, da quelli alimentari a quelli per la cura della pelle. Precisamente, si impiega il CBD (cannabidiolo), sostanza chimica presente nella cannabis sativa.
Vediamo i prodotti più utilizzati:
- Tisane e integratori. Sono molte le persone che ne fanno uso perché ne riconoscono i benefici rilassanti, ma anche detox e non solo.
- Creme e sieri. Ci sono quelle idratanti e quelli illuminanti, così come sono disponibili quelli rigeneranti e purificanti per una pelle perfetta.
- Shampoo e balsamo. È possibile utilizzare la cannabis anche in prodotti per i capelli nel pieno rispetto dell’organismo.
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