Nel corso di controlli svolti da parte delle forze nell’ordine nel corso dell’Hemp Fest 2019, la fiera internazionale della Canapa che si è tenuta a Milano questo weekend, sono stati sequestrati ingenti quantitativi di canapa con valori di THC fuorilegge.
La manifestazione, che aveva già attirato l’attenzione della politica per il suo slogan antiproibizionista, ha visto la partecipazione entusiasta di migliaia di visitatori, 150 espositori e 100 fra conferenze e interviste sul tema della Canapa, Cannabis Light e coltivazione, oltre ad eventi musicali e la Cannabis Light Cup. Tutto si è svolto senza incidenti in un clima amichevole e civile, nonostante le fosche previsioni di alcuni politici che avevano bollato l’Hemp Fest come mera propaganda della droga.

Facile quindi immaginare una grande quantità di Canapa presente alla manifestazione: nel corso di controlli però le forze dell’ordine hanno sequestrato un chilo di marijuana e un panetto di hashish risultati positivi al narcotest, quindi con valori di THC superiori ai limiti di legge. Secondo il rapporto della questura competente, alcuni agenti di Polizia e appartenenti alla Scientifica hanno prima osservato gli articoli in esposizione e successivamente sottoposto ad analisi sei prodotti, con due dei campioni esaminati risultati fuorilegge.
Immediata la denuncia a piede libero per detenzione di droga ai due espositori, un 34enne italiano e un 35enne svizzero. Nei guai anche l’amministratore delegato di una delle società, a cui è stato contestato il reato di falsità materiale per le irregolarità risultate dalle analisi. Sul conto della società sono in corso ulteriori controlli per accertare l’autenticità dei rapporti forniti agli inquirenti, rilasciati da un laboratorio estero e che attestavano la regolarità della merce in esposizione, poi smentita dai test della Polizia.
Nonostante la ferma opposizione di una parte della politica, non è possibile non definire l’Hemp Fest 2019 come un successo: la speranza è che questo episodio non venga strumentalizzato per danneggiare ulteriormente il nascente settore della Canapa in Italia.