La popolare campagna di disobbedienza civile #IoColtivo, promossa da diverse associazioni attive nel campo dell’antiproibizionismo come Meglio Legale, Dolcevita, Associazione Luca Coscioni e Radicali Italiani si prepara a portare nuovamente le proprie ragioni in piazza, e più precisamente di fronte al Parlamento Italiano.
L’appuntamento è previsto per Giovedì 25 Giugno 2020 a partire dalle ore 10 presso Piazza Montecitorio a Roma, quando gli attivisti si ritroveranno di fronte ai palazzi del Potere ognuno con una piantina di Cannabis: lo scopo è sensibilizzare l’opinione pubblica sulla recente sentenza della Corte di Cassazione (19 Dicembre 2019) che definisce come “non punibile” la coltivazione per uso personale, anche se il vuoto legislativo in merito è ancora, purtroppo, presente nonostante recenti studi stimino circa 6 milioni di consumatori di cannabis in Italia.
L’iniziativa #IoColtivo, lanciata dalle sopracitate associazioni lo scorso 20 Aprile 2020 (4/20, una data certo non casuale), invita tutti gli interessati a piantare un seme di canapa per protestare contro l’attuale situazione in Italia: il consumo di cannabis infatti non è reato ma può comportare sanzioni amministrative (come il ritiro del passaporto o della patente), mentre l’autocoltivazione domestica prevede una pena fino ai 6 anni di reclusione: di fatto, lo Stato garantisce il monopolio della produzione e della vendita al mercato nero controllato da mafie ed organizzazioni criminali.
L’obbiettivo della campagna è ottenere dal Parlamento leggi chiare che vadano a decriminalizzare definitivamente la coltivazione di cannabis per uso strettamente personale: sarebbero infatti più di 100mila le persone che, solo in Italia, coltivano cannabis senza doversi rivolgere alla criminalità organizzata. Per tutelare al massimo gli aderenti, gli organizzatori hanno istituito un team di avvocati che fornirà assistenza per rispondere a quesiti di natura legale e supportare la difesa di chiunque dovesse trovarsi colpito da procedimenti penali o amministrativi a seguito della coltivazione domestica per fini di autoconsumo.
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