Si torna a parlare di Cannabis Light nelle stanze della politica Italiana: l’agenzia di stampa Adnkronos ha confermato la deposizione, da parte di alcuni deputati del Movimento 5 Stelle, di due emendamenti della Legge di Bilancio 2020 che riguardano la produzione ed il commercio dei derivati della canapa.
In entrambe le istanze, occorre precisarlo, ad essere presa in esame è l’ormai celebre “cannabis light“: si tratta di piante con un contenuto di principio attivo THC inferiore ai limiti di legge delle 0,5%, e con semenze regolarmente iscritte nell’apposito registro delle varietà di canapa coltivabili in Unione Europea. Nessuna apertura alla legislazione recentemente ribadita dalla Cassazione dunque, anche se può essere considerato un segnale incoraggiante per un settore dell’economia che impiega ormai più di 10.000 persone solo nel nostro paese.
Nel primo emendamento, che vede come primo firmatario il senatore M5S Francesco Mollame, si riferisce alla produzione di biomasse, fibre naturali, farina di canapa e CBD, prevedendo per tutti questi prodotti l’applicazione di imposta al fine di regolarne confezionamento e commercializzazione. Queste le sue dichiarazioni:
È un primo passo e rappresenta un intervento importante e necessario per iniziare a trattare il tema in maniera concreta. Difenderò gli emendamenti e continuerò ad occuparmi del tema perché su questa materia, che interessa un comparto agricolo in forte crescita e tutta la filiera, persiste una manifesta incertezza normativa. La proposta invece consentirebbe di regolamentare la produzione e la commercializzazione di tali prodotti, identificare i soggetti sottoposti all’obbligo fiscale, garantire la qualità e la certificazione del prodotto e legittimare gli operatori della filiera coinvolti”
Il secondo emendamento, sempre con i medesimi firmatari, mira invece ad occuparsi della cannabis light, identificando la possibile applicazione in imposte per regolarne la messa in vendita. Si tratta di un passo importante, perché mira a regolamentare il contributo per l’erario da parte di questo settore in grande crescita, sia in Italia che in Europa. Staremo a vedere se la politica italiana riuscirà almeno stavolta ad esprimersi in modo chiaro ed univoco su di un settore ingiustamente tartassato negli ultimi mesi.