Sta destando non poche polemiche la prima sponsorizzazione di prodotti a base di Cannabis Light nella Serie A Italiana, apparsa sui cartelloni dello stadio Bentegodi durante le partite dell’Hellas Verona disputate ad inizio stagione. A commissionarle un’azienda italiana attiva nel campo di prodotti a base di CBD che avrebbe stretto accordi commerciali anche con altre due società calcistiche che militano nella massima serie, Sampdoria ed Udinese.
Una reclamé che suona quasi come una beffa per l’amministrazione del capoluogo veneto, in passato molto attiva proprio contro gli esercizi commerciali legati alla Cannabis Light; a tal proposito Giorgio Pasetto, presidente di Area Liberal e coordinatore locale di +Europa, ha dichiarato non senza polemica: “Mi piacerebbe conoscere il pensiero dei proibizionisti del nostro Comune, pronti a scagliarsi contro i piccoli negozi ma in silenzio quando si tratta di calcio”.
Immediata la reazione: il deputato della Lega e consigliere comunale veronese Vito Comencini ha subito risposto per prendere le distanze: “La battaglia contro la commercializzazione della canapa è una delle priorità della Lega e anche in questo caso bisogna andare oltre ai meri interessi economici. Lo sport e il calcio rappresentano un universo di valori e un punto di riferimento in particolare per i giovani. Mi auguro su questo tema arrivino presto parole chiarificatrici della società Hellas Verona”.
Del canto suo, l’azienda di Cannabis Light si è detta “fiera” di essere stata accettata come sponsor per tre importanti squadre di calcio, rimarcando la necessità di fare investimenti anche in questo difficile momento economico e sottolineando il gran numero di posti di lavoro creati da questo comparto.
Ma se il club sportivo non ha ancora replicato alle accuse, non si può negare che il settore della Cannabis Light sia in continua crescita in Italia ed Europa: dopo il boom di vendite registrate durante il lockdown, aveva fatto uguale scalpore la notizia della partnership fra il team inglese Everton Football e un noto marchio svizzero di prodotti a base di CBD. Che sia giunta finalmente l’ora di considerare la Cannabis Light come un prodotto come tutti gli altri, e non come una pericolosa droga?