Le legalizzazione della cannabis per uso ricreativo negli stati americani di Washington e Colorado non ha comportato un aumento degli adolescenti che abusano di questa sostanza. E’ questa la conclusione di un recente studio pubblicato dalla rivista Drug and Alcohol Dependence, che ha preso in esame i ricoveri in strutture sanitarie di adolescenti per abuso di cannabis degli ultimi anni per confrontarle con il periodo precedente.
“La sempre maggiore legalizzazione della marijuana rappresenta un cambiamento importantissimo rispetto alle politiche proibizioniste degli ultimi decenni. E’ fondamentale però capire a fondo le implicazioni che questo processo ha sulla salute pubblica, in particolare riguardo gli adolescenti, perché sono i soggetti più a rischio per via del consumo più frequente rispetto ad altre fasce della popolazione” ha spiegato uno degli autori dello studio, il professor Jeremy Mennis dell’Università di Temple.
La ricerca ha preso in esame i dati ricavati dal periodo 2008-2017 dagli organi statali che si occupano di abuso di sostanze stupefacenti e disagio psichico, e che dispone quindi di informazioni precise e complete sui ricoveri nei centri di disintossicazione pubblici. Il trend sembra suggerire una costante diminuzione dei pazienti nel corso degli anni in tutti gli Stati Uniti, ma ancor più interessante risulta il dato che dimostra che sono proprio gli stati ad aver legalizzato completamente la cannabis a poter ventare la riduzione maggiore.
Sempre Mennis, intervistato dalla rivista PsyPost, ha fatto notare che la legalizzazione non ha portato ad un maggior numero di utenti che fanno uso di cannabis, perché i numeri sono rimasti stabili nonostante la maggiore disponibilità e un deciso cambiamento della percezione sociale della marijuana, non vista più come una droga pericolosa ma come una normale sostanza ricreativa.
Ma potrebbe essere ancora presto, avverte il ricercatore statunitense, per riuscire a misurare appieno gli effetti della legalizzazione nella società. Quello che è certo, anche secondo gli ultimi dati di vendita negli USA e nel mondo, è l’utilizzo sempre maggiore di cannabis e suoi derivati anche fra fasce di popolazione più anziane e ben lontane dallo stereotipo del “giovane” dedito a sostanze illegali.
E’ possibile leggere lo studio (in inglese) qui.