La canapa è una pianta dai mille usi, perché ogni sua parte può trovare un utilizzo anche nella vita di tutti i giorni. Uno degli esempi sono l’olio di semi di canapa e l’olio di CBD, due prodotti che derivano dalla stessa pianta, ma da parti diverse di questa e con scopi diversi.
L’olio di semi di canapa
L’olio di canapa è sul mercato da diversi decenni dove è utilizzato dall’industria cosmetica e come biodiesel; le sue ottime proprietà nutrizionali lo rendono adatto anche all’alimentazione umana, e può essere usato per condire insalate e nella preparazione di dolci. Non avendo alcun contenuto di THC, non richiede alcuna autorizzazione per l’acquisto ed è in vendita anche nei comuni supermercati.
Come fa intendere il nome questo olio viene prodotto attraverso la spremitura dai semi di canapa, solitamente prodotti da piante monoiche, sviluppate per massimizzare la resa di semi: una volta spremuti garantiscono una resa media del 30% in olio, anche se questa può variare a seconda delle modalità di produzione.
L’olio grezzo ottenuto dalla spremitura è di colore verde, anche se in commercio è disponibile filtrato, di colore verde più chiaro ma con valori nutrizionali più bassi.
L’olio di CBD
L’olio di CBD è un prodotto che si è affacciato sul mercato in maniera consistente solo negli ultimi anni, e anche per questo non è ancora ben regolamentato. E’ difficile trovare questo tipo di prodotto con tutte le certificazioni necessarie per poter essere venduto per uso alimentare, anche se viene pensato per un uso orale, spesso come integratore alimentare o per scopo medico.
Questo olio è ottenuto dai fiori della pianta di canapa, che è la parte che contiene il CBD. Per estrarre questa sostanza si possono utilizzare diversi metodi, come l’anidride carbonica, gli ultrasuoni o il metodo rosin, anche se altri processi di lavorazione sono allo studio vista la recente crescita del mercato.
Quando si acquista questo tipo di olio, bisogna prestare particolare attenzione alla percentuale di CBD contenuta. In base al tipo di utilizzo va scelto un olio con una percentuale maggiore o minore, ma bisogna ricordare che non sempre le percentuale più alta è la migliore; dal momento che l’effetto dipende dal proprio organismo, consigliamo di iniziare con un dosaggio basso e se necessario aumentare gradualmente.
Differenze tra olio di semi di canapa e olio di CBD.
Sia l’olio di semi di canapa che l’olio di CBD provengono dalla stessa pianta, ma da parti diverse di questa. Nel primo caso vengono utilizzati i semi, nel secondo caso le infiorescenze o biomassa (come viene chiamata in termini tecnici): le diverse proprietà dell’olio di semi e di quello al CBD li rendono quindi adatti ad essere utilizzati in ambiti differenti.
I due prodotti hanno prezzi molto diversi, con l’olio di canapa generalmente ben più economico rispetto alla sua controparte con CBD; basti pensare che mentre l’olio di semi è disponibile spesso in confezioni da 250ml o mezzo litro, l’olio di CBD viene venduto in flaconi molto piccoli, spesso da poche decine di millilitri, visto che ne viene utilizzata una quantità molto minore.
L’olio di CBD potrebbe anche non contenere olio di semi di canapa, perché il CBD è una sostanza liposolubile, che quindi va legata con un grasso. Ad esempio, in molti casi il CBD viene diluito in olio di oliva o in olio MCT (tipo l’olio di cocco).