Il 9 maggio 2019 a Civitanova Marche (Macerata) le forze dell’ordine avevano sospeso l’attività di due negozi di canapa light per 15 giorni, a poche ore dall’annuncio del Ministro Salvini della sua intenzione di intervenire pesantemente sull’intero settore della canapa, in particolare contro le attività legate alle infiorescenze. Dichiarazioni molto dure che avevano fatto insorgere l’opposizione e gli alleati di governo, intenzionati a difendere un settore sempre più redditizio anche in Italia.
Il questore di Macerata Antonio Pignataro non è nuovo a provvedimenti contro i negozi di cannabis light, con diversi controlli svolti nel suo territorio di competenza già dallo scorso anno, con l’ordine tassativo di far sospendere le attività anche in presenza di una minima quantità di THC. Dopo l’annuncio della sospensione dei due negozi, il Ministro Salvini ne ha approfittato per visitare la città, facendosi fotografare davanti ai negozi di canapa fatti chiudere per continuare la sua campagna elettorale.
Ieri ci è giunta la notizia che il Procuratore di Macerata Giovanni Giorgio ha sospeso i sequestri, permettendo così la riapertura dei due negozi di canapa light. Il Procuratore ha preso questa decisione in attesa di chiarimenti da parte della Cassazione, che il 30 maggio in una seduta a Sezione Unite deciderà finalmente sulla canapa light. Questa la sua dichiarazione:
Preferisce soprassedere sull’ulteriore corso dei procedimenti in atto. Il 30 maggio, la Cassazione chiarirà quale è l’orientamento sul tema”.
La decisione attesa per la fine del mese è molto attesa, perché mira a risolvere le controversie scaturite dalle sentenze contrastati di diverse sezioni della Corte di Cassazione sui vari casi di sequestri di canapa light e la conseguente chiusura delle attività che vendevano le infiorescenze; va da sé che il clima di incertezza e repressione non sia favorevole allo sviluppo dell’intero comparto della canapa in Italia.